Parco dell’Acqua Claudia, il tesoro nascosto di Anguillara
Il Parco
Quando si parla di Acqua Claudia, si pensa solitamente alla bevanda ben conosciuta nell’hinterland del Lago di Bracciano e Roma. Quello che pochi conoscono, è che all’interno dello stabilimento idrominerale che ospita la sorgente è presente un complesso archeologico di altissimo valore storico, che oggi viene tutelato e valorizzato dal Parco Archeologico Naturalistico dell’Acqua Claudia.
Le strutture archeologiche presenti all’interno del Parco abbracciano un arco temporale che va dal I secolo a.C. fino all’epoca moderna, attraverso un percorso storico-culturali che ha pochi eguali sul territorio. Il Parco, infatti, è costituito da diverse strutture, diverse sia per età di fondazione che per funzione: il Complesso Romano, il Mitreo, il Diverticolo stradale, la Residenza padronale, il Mulino antico, la Fontana dei leoni, il Boschetto di bambù ed il Locus.
Il Complesso Romano
Il complesso archeologico è testimone di un passato antico, che affonda le radici in epoca romana tardo repubblicana, etrusca e – si ipotizza – addirittura neolitica. Come evidenziano le ricostruzioni digitali nella gallery fotografica, la struttura è uno dei pochi esempi di architettura curvilinea romana di natura privata; un dato conferisce un valore archeologico ancora più consistente all’intera struttura.
Sebbene attualmente sia visibile circa il 30% del complesso strutturale, l’area offre notevoli spunti di approfondimento storico, grazie alle diverse zone ancora da scavare in cerca di ulteriori dettagli archeologici.
Info: Per conoscere nel dettaglio la conformazione del complesso romano rimandiamo all’approfondimento dedicato sul sito ufficiale.
Il Mitreo
È tesi avanzata tra alcuni archeologi locali che il Mitreo del Parco dell’Acqua Claudia sia il più antico tra i Mitrei privati d’Europa. Il Mitreo è un tempio dedicato alla divinità Mitra, un culto di origine indo-iranica e presente anche nel pantheon ellenistico e romano. Più precisamente, il culto di Mitra venne avviato a Roma dalle truppe di Pompeo in seguito al ritorno in patria dall’oriente, divenendo in pochi secoli il culto più diffuso.
All’interno del Mitreo conservato nel Parco dell’Acqua Claudia è possibile osservare il pozzo che fungeva da fossa sanguinis, in cui veniva fatto colare il sangue degli animali sacrificati alla divinità.
Info: curiosità e composizione del Mitreo del Parco dell’Acqua Claudia
Come Arrivare
Il Parco Archeologico-Naturalistico dell’Acqua Claudia si trova ad Anguillara Sabazia, all’interno dell’omonimo stabilimento idrico, a pochi metri dalla Stazione Ferroviaria. Da quanto ci risulta, al momento il Parco non è aperto al pubblico e non è possibile visitarlo direttamente. Fino a pochi anni fa, infatti, la sorgente dell’acqua era accessibile a tutti gli abitanti che, muniti di apposito tesserino, potevano prelevare l’acqua direttamente alla fonte. Oggi, la fonte non è più accessibile al pubblico ma grazie al Gruppo SEM, marchio proprietario di altri brand storici nel settore, continua ad essere imbottigliata e distribuita.
Provenendo da Roma, si può giungere Anguillara prendendo il treno tratta Roma-Viterbo e scendendo alla fermata di Anguillara Sabazia. Dalla stazione di Valle Aurelia il treno impiega circa 40 minuti a raggiungere Anguillara.
Caratteristiche della Sorgente
Dopo averne parlato a lungo in termini archeologici, ci sembra opportuno dedicare un piccolo approfondimento all’Acqua Claudia come bevanda: vera e propria istituzione per gli abitanti di Anguillara Sabazia e più in generale del territorio Sabatino.
La sorgente dell’Acqua Claudia è stata sfruttata fin dall’era neolitica e venne poi valorizzata dagli antichi Romani, che vi realizzarono tutto intorno l’imponente complesso. Ma è solo nel 1909, dopo secoli in cui l’Acqua Claudia è transitata sulle tavole di un innumerevole quantità di persone, che nacque ufficialmente il brand che oggi tutti conosciamo e che possiamo trovare tra gli scaffali dei nostri supermercati.
